Quello di cui parliamo è una storia vera che ci ha voluto regalare il nostro amico e sciatore Stefano Della Morte. È una storia fatta di passione e di coraggio. Promettente sciatore Stefano è stato capace fin da giovanissimo nel farsi notare come nuova promessa dello sci alpino italiano. Intraprende il cammino agonistico, con il sogno di indossare la tuta azzurra, all’età di tre anni. Come detto le sue doti sono da subito molto sorprendenti. Come ogni atleta affronta gare intense sia a livello nazionale sia a livello internazionale. Sempre più il sogno cullato sin da bambino diventa concreto. Ma purtroppo, un grave incidente con la moto lo fa entrare in coma. Sono momenti delicati, di forte tensione altamente drammatici. Ma la forza di Stefano, e quella della sua famiglia, unita ad una grande fede in Dio permettono a questo ragazzo di sconfiggere la morte. Stefano viene sottoposto a tante operazioni, ma non cede allo sconforto, forse ricordandosi come fra una manche e l’altra di una gara si possa ribaltare un risultato. Torna a scuola con l’obiettivo di riprendersi una parte di vita costruita con tanto sacrificio e inizia una nuova avventura: quella di diventare un maestro di sci. Nella sua sinossi si legge: “la vita ha le sue difficoltà, le selezioni non danno buoni risultati, non di prestazione perché, da Maestri e Istruttori che incontra in queste fasi, affermano che è portato nello sci e lo vedono come un buon candidato. La sua vita non è finita, l’occasione di praticare Maestro di Sci gli viene offerta oltre confine; sicuramente ce la farà grazie alla sua grande forza di volontà, passione e determinazione. Ecco allora la seconda manche che si apre davanti a questo ragazzo lombardo tutto cuore e carattere. Non arrendersi mai nella vita qualsiasi cosa accada”. Un bel messaggio che ci lancia Stefano e che viene raccontato anche in un libro autobiografico: “Una vita in due manche”. Un libro che consigliamo a tutti perché con la passione, il coraggio e la forza di volontà tutto è superabile.

Marco Cerottini
Ufficio stampa Comitato FISI Alpi Centrali