E’ con le lacrime agli occhi che Franco Zecchini ricorda Elena.

Campionati Mondiali 2005

«Elena, Nadia e Sabrina, le ho viste crescere non solo sciisticamente. Una famiglia molto unita quella dei Fanchini e con lo sci nel sangue, con il papà Sandro, addetto agli impianti a Montecampione e la mamma Giusy lavorava nello stesso resort bresciano.
Come responsabile del Comitato Fisi di Brescia per le prove alpine ho iniziato a conoscere Elena,  Nadia e Sabrina alle gare cuccioli, quando correvano per lo sci Club 90 Montecampione. Già lì si vedeva che avevano una marcia in più. Quando Nadia batteva Elena lei si incavolava e la gara dopo dava il massimo per batterla. Questa rivalità sportiva non faceva che spronarle a dare sempre di più, ma rendeva le sorelle, Sabrina compresa, ancora più unite. Ed è proprio questa unità che ha contraddistinto sempre la famiglia.

Dalla stagione 97/98 Elena ha iniziato a emergere a livello nazionale con la conquista della medaglia d’argento agli Italiani ragazzi in SuperG. Nella categoria allievi, nella stagione 1999/2000, ha vinto ben tre ori ai Campionati Italiani (SuperG, Slalom Gigante e Slalom Speciale). Dal 2000 al 2003 ha fatto parte della squadra regionale allenata da Elio Presazzi.

Elena con le sorelle Nadia e Sabrina e Elio Presazzi

Nel 2003 poi l’arruolamento nel Gruppo Sportivo delle Fiamme Gialle e il suo ingresso in squadra nazionale dove ha trovato come allenatore Livio Magoni.
Nel 2004 il primo degli infortuni al ginocchio, e il conseguente intervento, che hanno impedito al suo talento di raccogliere quanto meritava.
Il  2005 è stato l’anno della bellissima medaglia d’argento in discesa libera ai mondiali di Bormio. Una medaglia inaspettata per i più, ma non per quelli che la conoscevano. Il 6 febbraio infatti sulla pista di Santa Caterina, Elena è seconda dietro Janica Kostelic. Mi ricordo ancora le scorribande per le strade di Santa Caterina con il pulmino del Comitato, la nonna di Elena dietro con il campanaccio e la polizia che  ci inseguiva. Sempre in febbraio ai Mondiali Juniores di Bardonecchia è stata argento in discesa libera e bronzo in SuperG.
Nella stagione 2005/2006 a Lake Louise è venuta la prima delle due vittorie in Coppa del Mondo in discesa libera. Specialità che la vedrà ancora sul gradino più alto del podio nel 2015 a Cortina.
Nel 2008 in allenamento prestagionale la rottura dei legamenti del ginocchio la costringe ad un altro stop che la tiene ferma per l’intera stagione per poi ritornare al cancelletto di partenza nel 2010.  Poi nel 2017 la scoperta del male che la costringe a rinunciare ai mondiali coreani di Peyongchang del 2018. La stagione successiva la vede tornare in pista ma una caduta nella prova del SuperG di Killington le procura la frattura di un dito della mano e un trauma distorsivo-contusivo al ginocchio sinistro, con frattura del perone prossimale.
Nel 2020, con la sorella Nadia, annuncia il suo ritiro dall’agonismo. Lascia le Fiamme Gialle ma non lo sci e si tessera con lo Sci Club Rongai Pisogne.
Poi la recidiva e il male che l’ha portata via l’8 febbraio a soli 37 anni, circondata dall’affetto del marito Denis, dei genitori Sandro e Giusy, delle sorelle Nadia e Sabrina con i rispettivi mariti ed i nipotini, e idealmente da tutto il mondo dello sci che l’ha sempre apprezzata per il suo grande talento, per il suo carattere, la voglia di lottare, la capacità di rialzarsi e tornare sugli sci nonostante gli infortuni e le avversità che avrebbero tarpato le ali a chiunque.
Il destino che ci attende a volte è curioso e le coincidenze che ci riserva ci sorprendono. Così è anche per Elena, quando sabato nella chiesa di San Giovanni Battista a Solato si celebrerà il suo funerale, sulla pista iridata di Mèribel prenderà il via la discesa libera femminile in cui vedremo ancora una volta, nel cuore di tutti noi, Elena al cancelletto di partenza».

Qui sotto il link per donazioni all ‘AIRC in memoria di Elena

IN RICORDO DI ELENA