Ci sono pensieri che nascono da esperienze e fatti di vita che prima di esseri raccontati occorrono essere assimilati ed elaborati. Uno di questi è il pensiero legato ai recenti campionati del mondo di sci alpinismo di Verbier in Svizzera. Presi dalla foga di annunciare i risultati e le medaglie vinte, spesso può capitare di non pensare a quanto sia successo e cosa questi risultati possano rappresentare nel contesto delle discipline degli sport invernali. Da Antoniol a Boscacci. Da Lenzi a Compagnoni passando per Prandi, Canclini e Murada. Sono solo alcuni nomi, ma che nel panorama dello sci alpinismo internazionale rappresentano i componenti di un “dream team” che ha conquistato tutto quanto si poteva conquistare in questa edizione delle competizioni iridate portanto la nostra Nazione a vincere la classifica generale.

Quello fatto da tutti gli atleti azzurri, molti dei quali provenienti “dall’Universo Mondo” del Comitato FISI Alpi Centrali, rappresenta un successo fatto di passione, di dedizione e sopratutto di tanta fatica. Quella fatica che spesso non viene mai raccontanta, ma che alla fine paga e porta al successo. Nella vita “le cose facili” non si raggiungono mai senza sacrifici e quanto fatto dagli sci alpinisti lombardi in terra elvetica nè è un esempio.

A loro vanno i complimenti di tutto il mondo degli sport invernali lombardo non tanto per le pesantissime medaglie che hanno vinto, ma per il loro lavoro: instancabile e continuo. Va un ringraziamento per la loro passione e dedizione ad uno sport che solo da pochi anni inzia ad occupare la ribalta mediatica. Va un complimento per il loro amore verso le terre alte e la neve. Grazie Ragazzi!

Marco Cerottini
Ufficio stampa Comitato FISI Alpi Centrali