E’ stata presentata nei giorni scorsi la mostra “Design Alpino, sport invernali cento anni di passioni” allestita presso lo Spazio Mostre Archivi Storici del Politecnico di Milano e curata da Aldo Faleri. Dopo la fortunata edizione del 2018 di Design Alpino: rifugi, bivacchi e attrezzature d’alta quota con la curatela sempre di Aldo Faleri, quale anticipazione dei Giochi Olimpici Milano-Cortina 2026 il Politecnico di Milano vuole rendere omaggio al centenario della Federazione Italiana degli Sport Invernali FISI (1920-2020) con l’allestimento di questa mostra. La mostra offre una piccola, ma esaustiva narrazione dell’evoluzione tipologica, morfologica e tecnologica degli attrezzi sportivi di alcune delle più note discipline olimpiche invernali. In origine strumenti per attività lavorative, quando il loro utilizzo era indispensabile per lo spostarsi e il trasposto delle merci nelle vallate, tali strumenti si trasformano poi negli anni in fonte di esclusivo passatempo per le aristocrazie europee sulle Alpi. La sezione storica apre il percorso espositivo con una linea del tempo, dal 1920 anno di nascita della FISI fino ai giorni nostri, in un succedersi di eventi tra cui l’edizione italiana di Cortina 1956 e Torino 2006 oltre a piccole anticipazioni su Milano/ Cortina 2026 per la XXV edizione dei Giochi Invernali. Di particolare interesse la sezione attrezzature sportive, dove pezzi originali (amatoriali e agonistici) provenienti da collezioni private dagli anni 40/50 ad oggi illustrano in pochi, ma significativi passaggi temporali l’evoluzione dell’attrezzo sportivo. Esemplari di sci da discesa che da “semplici” aste di legno di frassino diventano oggi alta tecnologia “full sandwich” in carbonio e titanio. Così i più noti accessori, come gli scarponi da sci in cuoio e suole Vibram, diventano stampi “rotazionali” con scarpette termosensibili. Si potranno ammirare ancora manufatti artigianali e industriali come slitte, sci di fondo, pattini da ghiaccio, tute e casco da KL, tavole da snowboard, fino al più sensazionale bob a quattro autentico esemplare da competizione della Nazionale Italiana. Altro importante contributo, nella sezione “memories”, sono gli autentici pezzi da collezione appartenuti al leggendario Zeno Colò, a Celina Seghi centenaria pluricampionessa italiana di sci alpino negli anni ’50, arrivando così ai grandissimi campioni di oggi quali le olimpioniche Michela Moioli e Dorothea Wierer, e i pluripremiati Giorgio Rocca, le sorelle Nadia e Elena Fanchini, Gilberto Parisi e Valentina Greggio. A completare le diverse sezioni della mostra vi sono alcuni contributi video, tra i quali i documentari dell’Istituto Luce dedicati alle Olimpiadi di Cortina 1956. Rievocare storie di donne e uomini e i loro attrezzi è appunto lo scopo principale di questa mostra-esposizione sulla montagna, dove una nuova coscienza si rende necessaria, nei riguardi del mondo alpino che va rapidamente trasformandosi in un paesaggio altamente tecnicizzato, senza che parimenti si diffonda la consapevolezza e il rispetto della sua fragilità. La mostra, allestita presso il Politecnico di Milano – Area Campus Life Campus Bovisa Candiani Edificio B 1 in via Candiani 72, resterà aperta sino al prossimo 30 dicembre ed è stata prodotta da ACL, Archivi Storici del Politecnico di Milano con il patrocinio di FISI e Coni Milano.