Il consigliere laico, Marco Mapelli, unitamente al Presidente del Comitato FISI Alpi Centrali prendono “carta e penna” e rispondono alla lettera del Presidente Flavio Roda in merito alle prossime elezioni federali ed con una particolare ed articolata riflessione sul tesseramento.

 

Bene riconoscere che c’è molto da fare – afferma Mapelli – chi potrebbe negarlo visto il calo continuo di tesseramento e di risultati, bene ringraziare il territorio, le società, i volontari , che in verità sono stati quasi ignorati dalla politica federale degli ultimi due anni. Però che l’ammodernamento sia legato all’adozione del nuovo statuto, permettete, questa è proprio grossa: ma davvero il presidente ritiene che tutte le società siano così sprovvedute? Vogliamo ricordare a tutti che esiste un problema: il finanziamento del territorio è sostenuto dalle tessere; se non fosse per i tesserati, che contribuiscono con 14 euro a tessera, i vari comitati regionali non avrebbero risorse per fare la loro opera, migliorabile certamente, ma fondamentale per la federazione tutta. Ed il problema del riconoscimento della tessera come affiliazione ad un club, da cui dipende anche un fattore per le graduatorie ed i punteggi, non vogliamo parlarne? Si pensa di vendere la tessera nei bar, nei megastore? Va bene, però i clubs, che vantaggio ne avranno? Risposta: coinvolgimento della base pari a zero. Non è rispettoso di ogni singolo tesserato riempire pagine e pagine di siti web o di lettere con enfatica retorica che non ha fondamento. Se la FISI non torna ai tesserati, siamo destinati ad essere ridotti al lumicino, mortificando il nostro magnifico sport, con tutti i tipi di tessere che il presidente può’ pensare.“

 

in allegato la lettera completa del Consigliere Laico Marco Mapelli

Allegato

Marco Cerottini

Ufficio stampa Comitato FISI Alpi Central