“E’ sempre stata una dura, una che non si arrende mai” è il primo commento di un raggiante Elio Presazzi, allenatore della formazione femminile dello sci alpino del Comitato FISI Alpi Centrali, nel giorno della gloria dello sci alpino italiano, e del Comitato FISI Alpi Centrali, che si è materializzato con la medaglia d’oro conquistata sulle nevi sud coreane da parte della bergamasca Sofia Goggia nella gara della discesa libera femminile.
La performance dell’azzurra è stata semplicemente perfetta fatta di grinta e voglia di vittoria. Partita come favorita non ha deluso le aspettative centrando la prima vittoria nella storia femminile della disciplina regina dello sci alpino, e riportando la medaglia d’oro all’Italia che mancava dai tempi di Zeno Colò.
“Non ho mai smesso di credere che Sofia potesse conquistare la medaglia d’oro, e questa notte ero in punta di sedia a soffiare alle sua spalle” ha proseguito coach Presazzi che ha avuto alla sua corte la neo campionessa olimpica e si ricorda molto bene la sua crescita sportiva “quando per esempio a Pila, 10 anni fa, vinse 3 titoli italiani nella categoria aspiranti e fu anche seconda in slalom, si intravedevano già le sue doti. Poi, ovviamente, ha saputo crescere e maturare nel migliore dei modi arrivando alla conquista di questa medaglia d’oro che mi rende molto felice.” Insomma una carriera da predestinata, quella della Goggia, che è culminata con il successo in terra coreana e che è iniziata in tenera età sulle piste di Foppolo. Per lei prima tessera con lo sci club UBI Banca Goggi, poi é passata con lo sci club Radici Group entrambi sodalizi di Bergamo per approdare allo Sci Club Rongai di Pisogne prima di entrare nel Corpo Militare.
“Che dire di Sofia Goggia? Sono estasiato e felice per questo suo successo che premia una carriera fatta di tanti sacrifici e di tanti infortuni” il commento del Presidente del Comitato FISI Alpi Centrali Franco Zecchini che prosegue: “la vittoria di Sofia Goggia nella discesa libera a cinque cerchi è
prima di tutto un suo successo, ma conferma ancora una volta la bontà del lavoro svolto sia dagli sci club sia dalle squadre regionali del nostro comitato. Vederla in ginocchio, ai piedi del podio, avvolta nel tricolore penso sia l’immagine che meglio rappresenta la fatica ed al tempo stesso la gioia di un successo meritato e fortemente voluto.”
Una vittoria meritata e sognata: sogno che è diventato realtà. Ed è la stessa Goggia, in un post sui social, a dire: “se quella bambina che a sei anni sulle nevi di Foppolo aveva sognato di vincere le Olimpiadi…oggi sarebbe fiera di me”. Il sogno, Sofia, si è realizzato.
Per Bergamo e la sua provincia si tratta del secondo oro che arriva dal lontano oriente. A quello della sciatrice si deve aggiungere anche quello conquistato dalla bergamasca Michela Moioli nello snowboard cross.