Alexander Bolshunov è destinato a diventare un atleta di spicco della nuova Russia che cerca di voltare pagina dopo gli scandali doping legati a Sochi 2014. Il russo, classe 1996, nella Mass start è stato il protagonista incontrastato ed ha vinto senza rivali in grado di impensierlo.

Il circuito cittadino di 4 km veniva percorso quattro volte per poi arrampicarsi al centro biathlon dove era predisposto l’arrivo.

I norvegesi hanno fatto l’andatura nei primi chilometri di gara, fino a quando Bolshunov non ha deciso di cambiare marcia, con due strappi decisi a metà gara. Si è creata subito una frattura nel gruppo con una dura selezione. Sergio Bonaldi ed altri atleti ne hanno pagato le spese.

Dopo mezz’ora di gara il gruppo si è parzialmente ricongiunto con il rientro di Robin Norum e Andres Svanebo, che in un primo momento erano rimasti attardati.

All’imbocco della salita Bolshunov ha aumentato il ritmo e Norum ha provato in un primo momento a risistere al duro attacco che ben presto ha permesso al russo di involarsi solo verso il traguardo.

Ha fermato il cronometro sul tempo di 44:35.8, 2° Anders Svanebo (Svezia) distanziato di 8″5 e 3° Robin Norum a 27″4. Il primo italiano è stato Matteo Tanel giunto 12° a 1’54″7 dalla testa del gruppo, 15a posizione per Sergio Bonaldi a 2’41″1 e 20° Aberto Dalla Via a 7’12″8.

Tra le senior femmine la vittoria è andata alla svedese Linn Soemskar che si ripete anche nella mass start ed agguanta la sua seconda medaglia d’oro. La svedese ha percorso i 16 km fermando il cronometro sul tempo di 41:53.4, la medaglia d’rgento va alla slovacca Alena Prochazkova distanziata di 37″7 e 3a Maja Dahlqvist (Svezia) a 38″6.

La categoria junior maschile è stata dominata dagli svedesi ma il valtellinese e neo poliziotto Mattia Armellini è riuscito a raggiungere in extremis Hugo Jacobsson e a batterlo in volata.

Podio tutto svedese con la vittoria di Leo Johansson con il tempo di 38:58.4, 2° Eric Rosjoe a 15″2 e 3° Gabriel Strid a 39″3. Armellini è giunto con un distacco di 1’07″1, mentre 9° è arrivato Francesco Becchis a 1’34″0 e 14° Luca Curti a 2’42″9.

Nelle junior femmine, che hanno percorso 12 km, la vittoria è andata alla russa Anna Zherebyateva con il tempo di 33:58.9, 2a Emma Larsson (Svezia) a 31″2 e 3a Julia Richter (Germania) a 37″9.

Chiara Becchis, migliore italiana, è giunta 11a con un distacco di 3’36″9, 17a Chiara Gelmi a 5’22″8 e 20a Alba Mortagna a 6’10″8.

Alba Mortagna conserva il pettorale da leader che indossera nella sprint di venerdì 11 agosto a Madona (Lettonia) dove si svolgerà la 3a tappa della Coppa del Mondo.